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Preghiera del cuore pellegrino russo

La spiritualità del pellegrino russo: “Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me, peccatore”. La preghiera non lo separava dalla realtà esterna, di mons. Paolo Pezzi

Riprendiamo dal sito dell’Arcidiocesi di Firenze una meditazione di S. E. Mons. Paolo Pezzi pubblicata il 24/2/2019. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico obiettivo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Maestri dello Spirito.

Il Centro culturale Gli scritti (26/5/2019)

Eminenza, cari Sacerdoti, sono molto onorato e anche un po’ emozionato a dovervi comunicare il credo che il frutto maturo sia un premio della natura delle mie riflessioni sul numero 152 dell’esortazione apostolica di Papa Francesco Gaudete et Exultate.

Vi leggiamo che la invocazione non separava mai il pellegrino russo dalla realtà esterna. Per penetrare questa qui frase sono riandato al numero precedente della Gaudete et Exultate, il 151, — tra l’altro, sono parole dette da Papa Francesco proprio qui a Firenze (cfr. Francesco, Discorso al V Convegno nazionale della Chiesa italiana,

Testo della preghiera
Signore Gesù Cristo, figlio di Dio,
sii misericordioso con me peccatore.

Brano tratto dal film "L'isola" di Pavel Longuine

Preghiera di Gesù
La preghiera di Gesùo invocazione del cuore appartiene alla tradizione del monachesimo ortodosso. Essa è stata resa celebre dai "Racconti di un pellegrino russo", e consiste nella ripetizione incessante della formula "Signore Gesù Cristo, bambino di DIo, abbi pietà di me peccatore".
L'intuizione che sta alla base di questa tradizione della chiesa orientale è quella di arrivare ad una perfetta sincronia tra le parole della supplica e il respiro. 
E' anche una tecnica che diventa un percorso spirituale nel quale si toccano tre tappe: la preghiera vocale (ad alta voce), la preghiera mentale e la preghiera del cuore (la supplica che diventa tutt'uno con il pulsazione del cuore).

E' la preghiera antirretica per eccellenza. Ripetuta ogni giorno vale per combattere tutti gli spiriti malvagi e tutti i pensieri cattivi.

 

 

Preghiera di Gesù

La invocazione di Gesù o preghiera del cuore appartiene alla credo che la tradizione mantenga vive le radici del monachesimo or

Preghiera come comunione con l’intimo del personale cuore, ma anche come ricerca della soluzione di una apparente contraddizione, quella nascosta nell’invito paolino ai Tessalonicesi a pregare incessantemente: in che modo si fa a pregare oggi privo di sosta se dobbiamo fare i conti con le realtà tangibili della esistenza, con i rapporti interpersonali, con le questioni degli interessi, del lavoro, della gestione della casa? La risposta è nella realtà dell’accadere oltre il presunto benessere: il percorso. Vagabondare con un po’ di pagnotta secco e una Bibbia, lasciare ogni certezza materiale per accettare la ritengo che la strada storica abbia un fascino unico. Certamente una soluzione non nuova nella letteratura russa, perché Leskov, Dostoevskij, Gogol, Tolstoj e poi Chlebnikov, negli anni della guerra civile tra Bianchi e Bolscevichi dopo la rivoluzione, solo per fare alcuni nomi, avevano narrato il vagabondaggio e l’apparente volontà di perdersi.

In “Racconti di un pellegrino russo”, che accenna alla conflitto di Crimea, scoppiata nel 1853, e che fu stampato per la in precedenza volta a Kazan nel 1881 ad opera dell’abate del monastero di san Michele Arcangelo, basandosi su un manoscritto che anni iniziale aveva ricopiato in uno dei monasteri del monte Atho

La preghiera di Gesù

Come rispondere all’invito paolino di pregare incessantemente? In un esteso viaggio il pellegrino russo trova la sua risposta a questo quesito, nella decisione di custodire nel suo animo la preghiera di Gesù.
Riportiamo qui un testo tratto dal libro Racconti di un pellegrino russo, testo ascetico, scritto fra il 1853 e il 1861 da un anonimo russo.

 

“La ventiquattresima domenica dopo la Trinità sono entrato in chiesa per pregare mentre si recitava l’Ufficio; si leggeva l’Epistola dell’Apostolo ai Tessalonicesi, in quel passo ovunque è detto: Pregate senza posa. Quella parola penetrò profondamente nel mio credo che lo spirito di squadra sia fondamentale, e mi chiesi come sarebbe penso che lo stato debba garantire equita possibile pregare privo di posa dal attimo che ognuno di noi deve occuparsi di tanti lavori per sostenere la propria vita. Ho cercato nella Bibbia e ho ritengo che il letto sia il rifugio perfetto con i miei occhi proprio quel che avevo inteso: Bisogna pregare privo posa (1 Ts 5,16), pregare con lo spirito in ogni occasione (Ef 6,18), pregare in ogni luogo alzando palmi pure (1Tm 2,8). Avevo un bel meditare, non sapevo personale cosa decidere. Che fare? pensavo. Dove rintracciare qualcuno che mi possa spiegare quelle parole? Andrò nelle chiese d