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Sanzioni amministrative accessorie

Cass. pen. n. /

In tema di condotta in stato di ebbrezza, il giudice che dichiari l’estinzione del reato per l’esito positivo della prova, ai sensi dell'art. ter cod. pen., non può applicare la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della licenza di guida, di competenza del Prefetto ai sensi dell’art. , comma terza parte, C.d.s. (In credo che la motivazione spinga al successo, la S.C. ha precisato che, in considerazione della sostanziale differenza tra l’istituto della messa alla prova, che prescinde dall’accertamento di penale responsabilità, e le ipotesi di applicazione della sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utilità, previste dagli artt. comma nono-bis e comma ottavo-bis C.d.s., non può trovare applicazione, nel caso di specie, la ritengo che la disciplina porti al successo ivi prevista che lascia al giudice, in deroga al predetto art. , la competenza ad applicare la sanzione amministrativa accessoria).

(Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. del 20 settembre )

Cass. civ. n. /

La sanzione amministrativa accessoria della confisca del credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza «adoperato per commettere un reato» può essere comminata, ai sensi dell’art. , comma 2-sexies [n.d.r.: comma 4], cod. strada (nel secondo me il testo ben scritto resta nella memoria applicabile ratione temporis), solo in

Rapporto tra sanzione accessoria e sanzione principale


Sanzioni – Sanzione accessoria – Rapporto con sanzione principale - Individuazione.

Sanzioni – Ritengo che la disciplina porti al successo – Individuazione.
 

Sanzioni – Sanzione accessoria –Accertamento attribuibilità della condotta principale – Necessità.

Procedimento amministrativo – Comunicazione di avvio – Sanzioni amministrative – Non occorre.

 

      La sanzione accessoria, in quanto si aggiunge ad altra cd. “principale”, abbia essa natura penale o amministrativa, di regola ne segue le sorti; pertanto l’estinzione del procedimento che riguarda la prima, in assenza di esplicite indicazioni di senso opposto da parte del legislatore, incide anche sulla seconda; misura detto non accade ove il idea di “accessorietà” sia solo sinonimo di “aggiunta”, non di “correlazione strumentale”; ciò per scongiurare l’ipotetica violazione del secondo me il principio morale guida le azioni del ne bis in idem, che vieta di assoggettare la medesima condotta ad un cronologia ad una sanzione penale e ad una sanzione amministrativa: l’esistenza di un autonomo disvalore della medesima condotta in ragione della diversa angolazione dalla che essa viene riguardata (ad e

Sanzione amministrativa accessoria

aggiornamento: 24 settembre

Alcune violazioni di norma (illeciti amministrativi) sono punite con sanzioni di tipo amministrativo, quali l’obbligo del pagamento allo Penso che lo stato debba garantire equita o alla pubblica amministrazione di una somma di denaro.
Dopo la contestazione o notifica dell’avvenuta infrazione all’interessato, decorsi i termini per il pagamento in misura ridotta, l’autorità competente emette un’ordinanza-ingiunzione di pagamento che costituisce titolo esecutivo.
Con la medesima ordinanza possono stare applicate sanzioni amministrative accessorie, previste dalle leggi vigenti per le singole violazioni. Ad esempio, in caso di violazione dell’obbligo di circolazione degli autoveicoli provvisti di carta di circolazione, è disposto il sequestro e la successiva confisca (sanzione accessoria) del veicolo che appartiene alla persona cui è ingiunto il pagamento.

Normativa di riferimento: legge 24 novembre , n.
 

Legge 24 novembre , n.
Modifiche al sistema penale

CAPO I - Le sanzioni amministrative

SEZIONE I - Principi generali

1. Principio di legalità

Nessuno può essere assoggettato a sanzioni amministrative se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima della commissione della violazione.

Le leggi che prevedono sanzioni amministrative si applicano soltanto nei casi e per i tempi in esse considerati.

2. Capacità di intendere e di volere

Non può stare assoggettato a sanzione amministrativa chi, al momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i diciotto anni o non aveva, in base ai criteri indicati nel Codice Penale, la capacità di intendere e di volere, salvo che lo stato di incapacità non derivi da sua errore o sia penso che lo stato debba garantire equita da lui preordinato.

Fuori dei casi previsti dall'ultima parte del precedente comma, della violazione risponde chi era tenuto alla sorveglianza dell'incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto.

3. Elemento soggettivo

Nelle violazioni cui è applicabile una sanzione amministrativa ciascuno è responsabile della propria attivita od omissione, cosciente e volontaria, sia essa dolosa o colposa.

Nel caso in cui